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Sindrome del colon irritabile

Cos’è la sindrome del colon irritabile?

Si tratta di una patologia funzionale dell’apparato gastro-intestinale; ciò vuol dire che non sono presenti vere e proprie lesioni anatomiche.

Interessa circa il 10% della popolazione, soprattutto di sesso femminile, dai 20 ai 50 anni.

Può presentarsi per breve periodo (settimane-mesi), o essere presente da anni con periodi di remissione e riacutizzazione, il che solitamente coincide con eventi stressanti sia di tipo fisico (es. interventi chirurgici, infezioni, traumi) che di tipo psichico (es. lutti, stress, separazioni).

Quali sono i sintomi?

I sintomi più frequenti sono:

– alterazioni dell’alvo (stipsi e/o diarrea)

– dolore addominale diffuso

– gonfiore, distensione addominale

– flatulenza

– sollievo dal dolore dopo l’alvo

A questi sintomi si possono associare anche dolore lombare, cefalea, alitosi,

nausea, vomito (molto raramente).

Quali sono le cause?

Tra le cause più spesso riferite vi sono i periodi particolarmente stressanti; lo stress infatti rappresenta una delle principali cause e dei fattori di mantenimento della patologia.

Stress → Attivazione della patologia → Dolore → Stress

Altre cause o fattori peggiorativi possono essere:

– alimentazione errata (poca idratazione, poche fibre)

– alterazioni della flora batterica

– infezioni da parassiti

– mestruazioni

Diagnosi

La diagnosi è principalmente clinica, per cui si basa sulla descrizione dei sintomi. La diagnosi strumentale viene effettuata per escludere la presenza di altre patologie (diagnosi differenziale).

In cosa consiste il trattamento?

Se ci immaginiamo l’intestino come una persona e tutto ciò che ci sta attorno (la colonna vertebrale, il bacino, i diaframmi pelvico e toracico, la parete addominale, i muscoli ileopsoas, quadrato dei lombi e paravertebrali) come i suoi vestiti, diventa intuitivo pensare come l’individuo possa muoversi più facilmente indossando abiti comodi e non una camicia di forza!

Così il trattamento osteopatico, attraverso l’utilizzo di manipolazioni viscerali, fasciali, osteoarticolari,… agisce sulle aree di tensione circostanti eliminandole e favorendo la motilità intestinale. In più, trattandosi di uno stato infiammatorio (indifferentemente che si trovi in fase acuta o cronica), diventa fondamentale anche agire sui sistemi di drenaggio per dare un input alla circolazione sanguigna e linfatica, con lo scopo di eliminare le sostanze che favoriscono l’infiammazione.

Sindrome del colon irritabile e lombalgia.

Il mal di schiena correlato all’intestino si trova principalmente nella regione lombare e può andare e venire in associazione con l’attività digestiva.

Per via dei riflessi viscero-somatici e somato-viscerali, l’infiammazione al colon può facilmente trasmettersi alla colonna, rendendo così tutta l’area più sensibile a qualsiasi forma di stimolazione. Infatti in questi casi capita spesso che in seguito a minimi sforzi si manifesti lombalgia acuta. Perciò bisogna fare attenzione e individuare bene la causa del problema per evitare di assumere farmaci antinfiammatori che si, risolverebbero sul breve termine il mal di schiena, ma peggiorerebbero la condizione dell’intestino, perché ne irritano le mucose.

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